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Epilazione Medica Permanente

MEDICINA ESTETICA, TRATTAMENTI LASER

L’epilazione è un trattamento che aggredisce il bulbo pilifero e ne impedisce l’attività conseguente blocco della crescita del pelo. A differenza della depilazione che è un trattamento indirizzato solo all’eliminazione dei peli e che quindi ne permette la ricrescita nel tempo, l’epilazione è pressoché definitiva.

DIFFERENZA TRA LUCE PULSATA E LASER

I trattamenti di epilazione vengono effettuati principalmente con i laser e la luce pulsata. La differenza tra i due è la seguente: il laser è una luce monocromatica (ha una sola lunghezza d’onda e, quindi, un solo  colore) ed è più selettiva rispetto alla luce pulsata che, invece,  raccoglie in se un quantitativo molto più vasto di lunghezze d’onda. Ovviamente la tecnologia per la luce pulsata ne permette l’utilizzo spesso in maniera ottimale e ad un prezzo più competitivo. La luce pulsata è più indicata per peli molto scuri e di minor spessore, mentre il laser è più indicato per peli di maggior diametro e per più gradazioni di colore.

 TIPOLOGIE DI LASER INDICATI

I laser indicati per questo scopo sono:

– alessandrite

– diodo

– Nd:YAG.

L’apparecchiatura per l’epilazione definitiva ad alessandrite garantisce una maggiore efficacia. Questo anche perché, essendo di esclusiva pertinenza medica, consente di utilizzare potenze elevate e, quindi, avere maggiori risultati con meno sedute rispetto agli altri laser ad oggi in commercio. Il trattamento con l’alessandrite prevede l’utilizzo di un manipolo che, emettendo un raggio laser, permette di agire direttamente sulla radice del pelo, senza intaccare l’area circostante a quella trattata mediante un flusso di aria fredda, riducendo così notevolmente la sensazione di fastidio. È, quindi, un trattamento valido, poco doloroso e selettivo che risolve in maniera adeguata ed efficace il problema della crescita dei peli.

 

COME SI ATTUA LA SCELTA DI TECNOLOGIA MIGLIORE

La valutazione della densità del pelo e del suo colore orienterà il medico ad una scelta specifica. Dobbiamo prendere in considerazione che il pelo origina dal bulbo pilifero, un piccolo organismo che lo genera, lo fa crescere, e ne interrompe la crescita secondo la dislocazione corporea avvicendando quindi, una caduta di un pelo ’’vecchio’’ alla crescita di un pelo ‘’nuovo’’. Ecco che allora, il pelo sensibile alla luce del laser o alla luce pulsata dovrà essere intimamente attaccato al bulbo pilifero e in una fase di crescita attiva. Questo perché il raggio laser intercetta il colore del pelo (cromoforo), lo percorre come se fosse una guida e arriva al bulbo pilifero con tutta la potenza erogata secondo la programmazione effettuata dal medico. Se il pelo è nella fase di riposo (catagen) o nella fase di distacco del pelo (telogen), il raggio laser non potrà giungere al bulbo pilifero, quindi sarà completamente inattivo. Abbiamo solo a disposizione la fase anagen, quindi la fase in cui il pelo è attaccato al bulbo ed è in crescita dove il raggio laser o della luce pulsata potrà raggiungere l’obiettivo e ”scioccare” il bulbo fino a non permettere più la sua attività. Il medico dovrà anche tenere conto nella sua valutazione se ci sia una presenza normale di pelo sulle varie aree del corpo oppure un’abbondante distribuzione del pelo (ipertricosi) o addirittura se possa esserci uno stato patologico come quello dell’irsutismo (smodata quantità di peli in una determinata area). Queste condizioni possono essere collegate ad un disturbo ormonale che deve essere valutato prima di qualsiasi trattamento attraverso esami appropriati.

TIPOLOGIE DI CUTE E PELI

La tecnologia migliore tra laser, luce pulsata e varie lunghezze d’onda dovrà tenere conto della tipologia del colore della pelle secondo la scala dei fototipi. I fototipi più scuri dovranno fare particolare attenzione al trattamento, in quanto il pigmento presente in diversa quantità sulla loro pelle è molto simile a quella del pigmento del pelo, pertanto il medico dovrà stabilire quali potenze e lunghezze d’onda poter utilizzare per evitare di intaccare il pigmento della pelle e lasciare delle ustioni. Ad esempio, il pelo biondo o bianco non è attaccabile dal laser mentre, in caso di fototipi più scuri occorre prestare le dovute attenzioni in quanto la pelle contiene melanina in misure rilevanti che, quindi, potrebbe essere intaccata.

 

admin
Date

22 Giugno, 2016