È il trattamento più amato dalle donne perché in poche sedute la pelle appare più fresca e più tonica.
Cos’è: questa tecnica fornisce alla pelle quelle sostanze che servono a prevenire o combattere l’invecchiamento, il suo obiettivo è infatti riequilibrare i vari componenti del derma. Stimolando la produzione di acido ialuronico endogeno s’incrementa sia l’idratazione cutanea sia il numero di fibre di sostegno, il collagene e l’elastina. Il risultato? Un chiaro miglioramento del turgore e dell’elasticità dei tessuti.
Gli ingredienti: acido ialuronico a basso peso molecolare che induce i fibroblasti a produrre collagene di tipo III, ossia quello che nella pelle giovane è morbido e abbondante; alcuni aminoacidi, come glicina, prolina e leucina, utili nell’attivare la formazione di nuovo collagene, mentre la lisina attiva la produzione di elastina.
L’acido ialuronico è spesso abbinato anche a polinucleotidi (frazioni del DNA), sostanze naturali usate per riparare i danni al nucleo della cellula provocati dai radicali liberi (da radiazioni solari, inquinamento, fumo).
Come si esegue: con una siringa dotata di un ago di pochi millimetri, il medico infiltra un cocktail di sostanze su misura nel derma superficiale. Si pratica su viso e anche su zone delicate, come collo, décolleté e dorso delle mani. I microponfi sono piuttosto ravvicinati ma quasi indolori.
Dove e come: in ambulatorio medico, con eventuale utilizzo di creme anestetiche.
Per chi è adatta: per la pelle abbastanza giovane e poco rugosa.
Non è indicata in caso di pelle matura, con rughe e perdita di tono marcati.
Effetti collaterali: lievi rigonfiamenti che scompaiono dopo qualche ora, e piccoli ematomi che si riassorbono nel giro di qualche giorno.
Controindicazioni: non si può fare su aree in cui sono presenti infezioni o processi infiammatori (come acne attiva o herpes), ipersensibilità soggettiva a determinate sostanze. Per ridurre l’avvento di ematomi, nei quindici giorni che precedono e seguono il trattamento, evitare di assumere aspirina o farmaci anticoagulanti. Attenzione, è bene applicare un solare a protezione molto alta (Spf 50+) fino a quando gli effetti collaterali si saranno normalizzati.
19 Giugno, 2017